Ogni foresta nasconde i suoi segreti. Anche ai i cercatori più incalliti non sempre riesce di scovarli, è Lei che decide chi è meritevole di tanta ricchezza. Ricordo che mi addentrai in questa foresta del nord quando ormai la giornata volgeva al termine. Quell’anno non aveva nevicato molto ed il sottobosco era ricoperto di un sottile strato di neve. Camminando lentamente tra gli alberi, lasciavo vagare lo sguardo alla ricerca di qualcosa che catturasse la mia attenzione.
Come sempre, in inverno, i rumori sono amplificati dal silenzio ed ogni passo sulla neve ghiacciata rimbombava tra i tronchi come fossero canne d’organo. Lentamente, un passo dopo l’altro, cercavo di trovare l’ispirazione per una qualche fotografia, ma quel giorno pareva proprio che mancasse.
Le ombre dei tronchi si stavano allungando a vista d’occhio e giocando a nascondino con il sole, era possibile trovare quella strana angolazione tale per cui pareva di essere ancora in pieno giorno, all’aperto, ma poi, con un semplice cambio di peso da un piede all’altro, si ripiombava nell’ombra incombente.
E fu proprio giocando col sole che ebbi la spinta di immergermi completamente nella foresta, essere un tutt’uno con Lei. Quello che ne uscì fu questa immagine che oggi riguardo con interesse e che, fissandola, mi attira dentro di se come se un richiamo stregato proveniente dal profondo della foresta urlasse il mio nome. Un richiamo a cui proprio non so resistere…
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[…] Il bosco in inverno, diversamente dalle altre stagioni, cela molte delle sue caratteristiche. […]